Ti rendi conto che sta per succedere qualcosa quando ti siedi a tavola e trovi intorno a te un sacco di persone, alcune delle quali non vedevi da mesi, e che ogni 3×2 ti gridano “discorso discorso”.
Beh in effetti tra 7 giorni parto per il giro del mondo…non è come sposarsi, però alle mie latitudini è comunque qualcosa di speciale. Ma tant’è, il più è fatto: oramai si tratta di arrivare a domenica prossima! In effetti il terremoto in Perù mi ha scombussolato i piani del primo mese: per evitare probabili disagi dovuti soprattutto ai danni occorsi alla Panamericana, ho cambiato il volo in Londra-Buenos Aires. Così lunedì sera inizierò la mia avventura dalla tierra del tango, dei gauchos…e del pibe!!! Tornando alla cena di ieri sera, ringrazio in particolare la cucina della trattoria (se mai leggerà queste righe) per aver alleviato i morsi della fame ad un paio di pellegrini capitati al mio tavolo (vero?), e soprattutto il divino Bedo per le rassicuranti visioni che ha avuto sul mio futuro (sono in lizza per 2 cornetti antisfiga su ebay). Ma a parte questo vorrei abbracciarvi tutti e dirvi: “stay tuned guys, ne vedrete delle belle!”

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

(P. Neruda)

Puntuali come il the delle 5 sono arrivati i biglietti…belli, nuovi, con quell’odore di cartoncino appena stampato.
Ho ancora un mese di tempo e un sacco di cose da fare: speriamo di non lasciare indietro niente di importante..

Stamani mi sono svegliato con in testa l’idea fissa di chiamare Londra per avere lumi sul biglietto e soprattutto per farmi dare le coordinate bancarie per il pagamento. Breve riepilogo: al termine della settimana londinese sono riuscito ad avere l’itinerario ma non il prezzo finale del biglietto per via dei ritardi di British Airways. Così sono tornato sotto l’italico sole in attesa di avere via e-mail gli aggiornamenti necessari. E siccome pagare con credit card comporta un surcharge dell’1,5%, da buon ligure ho subito cercato la strada meno dispendiosa, ovvero il bonifico..
Fatto sta che imbevuto come sono di tecnologia decido di sperimentare la funzione telefono di skype: acquisto i miei primi 10 euri di credito, e chiamo la StaTravel. Dall’altra parte la voce suadente di Sara mi comunica che il bank transfer non è possibile, solo credit card..”if you wanna give me your number..” e così inconsciamente mi ritrovo a fare il passo che ho sognato da mesi, l’acquisto del biglietto..il tempo di leggere 16 numeri, un paio di click e “it’s done”! Hai capito? Chiamo per avere informazioni e mi ritrovo titolare di un biglietto round the world..ancora devo rendermene conto!
Tutti i sogni, i sacrifici, degli ultimi 2 anni concentrati in una manciata di secondi: it’s done…ora posso partire davvero..